Economia sostenibile: rischi e opportunità per il sistema bancario italiano


Aprile 2021

Coordinatori: Marina Brogi (Università degli Studi di Roma La Sapienza) e Maurizio Vallino (Banca Carige)
PMO: Oliver Wyman
La transizione verso un’economia sostenibile, ossia verso modelli di business che sappiano conciliare i tipici obiettivi della gestione economico-patrimoniale con gli aspetti e le implicazioni di natura ambientale, sociale e di governance (Environmental, Social, Governance – ESG) sta raccogliendo una crescente attenzione da parte di tutti i principali stakeholder che siano essi rappresentanti del mondo politico, scientifico e sociale, autorità di regolamentazione e supervisione, investitori di mercato, lavoratori e consumatori.
Le imprese (industriali e finanziarie) che meglio sapranno rispondere a questa tendenza di mercato saranno quelle che affronteranno le tematiche ESG non in ottica di pura risposta alla pressione pubblica e regolamentazione, ma quelle che ne faranno un vantaggio competitivo duraturo e di crescita di lungo termine, assumendo una posizione di leadership attiva nella sostenibilità.
Per il settore bancario, in particolare, le implicazioni saranno notevoli, dato il ruolo fondamentale che le banche ricoprono nel finanziamento all’economia e alle imprese. Riuscire, infatti, ad individuare in modo puntuale i settori, le imprese e le iniziative di business maggiormente esposti a queste tendenze risulterà un fattore fondamentale per riuscire, da un lato, a comprendere, identificare, misurare e mitigare in modo efficace i nuovi rischi ad esse associate, dall’altro, a cogliere tempestivamente le nuove opportunità collegate al supporto e al finanziamento della riconversione verso un’economia maggiormente sostenibile.
Nell’attuale contesto, inoltre, una grande opportunità in tal senso è rappresentata dalla possibilità di veicolare verso iniziative di economia sostenibile una quota consistente dei fondi pubblici messi a disposizione dai governi dell’Area Euro per il rilancio dell’economia a seguito dell’emergenza pandemica. In dettaglio il quadro finanziario pluriennale 2021-2027 dell’Unione Europea prevede una dotazione di 1.074,3 miliardi mentre il Next Generation EU ne prevede 750 miliardi; buona parte di tali fondi saranno vincolati a progetti ESG.
Per rispondere in modo adeguato alle sfide e opportunità poste dal nuovo contesto ed essere preparati ad intercettare in qualità di intermediari tale importante massa di finanziamenti, dovranno essere ripensati diversi aspetti del modo tradizionale di fare banca con molteplici implicazioni a livello di priorità strategiche, governance, organizzazione interna, dati e strumenti a supporto.
In questa direzione la Banca Centrale Europea ha pubblicato lo scorso Novembre la Guida sui rischi climatici e ambientali nella quale ha esplicitato tredici aspettative di vigilanza attinenti alle seguenti aree tematiche;

  • i modelli imprenditoriali e alla strategia aziendale;
  • la governance e alla propensione al rischio;
  • la gestione dei rischi;
  • la disclosure.

In tale ambito, la funzione di risk management sarà chiamata a svolgere un ruolo chiave non solo nella misurazione e mitigazione dei rischi ESG, ma anche come funzione di supporto nell’individuazione delle nuove aree di opportunità e nella promozione di strategie, politiche e comportamenti a sostegno dell’economia sostenibile, attraverso l’incorporazione di tali elementi nelle logiche di definizione del risk appetite della banca e, a cascata, nei processi decisionali core della stessa.
L’obiettivo della Commissione è di analizzare le priorità strategiche per le banche nell’affrontare i rischi e le opportunità collegati alla transizione verso un’economia sostenibile, di individuare le iniziative a maggior valore aggiunto per il mercato e i rispettivi fattori abilitanti per la loro concreta realizzazione.
Il Position Paper affronterà e svilupperà le seguenti tematiche:

  • Contesto di mercato, analisi dei vincoli di destinazione dei fondi europei e tendenze osservabili nel settore bancario a livello internazionale.
  • Stato dell’arte delle banche italiane relativamente all’integrazione degli aspetti ESG nei processi decisionali core quali la gestione del rischio e posizionamento delle stesse rispetto alle aspettative esplicitate da BCE nella Guida sui rischi climatici e ambientali
  • Politiche e strategie creditizie e la definizione della proposizione commerciale.
  • Priorità strategiche per le banche: come posizionarsi quali attori chiave nel finanziare la transizione verso un’economia sostenibile.
  • Potenziali iniziative concretamente attivabili per affrontare efficacemente le sfide e le opportunità connesse ai temi ESG.
  • I fattori chiave di successo: la governance, le implicazioni a livello organizzativo e di talent management, l’incorporazione delle strategie ESG nei processi decisionali core della banca, lo sviluppo di capabilities innovative in termini di dati e analytics.
  • Il ruolo del risk management come funzione di misurazione e mitigazione dei rischi ESG e di supporto all’individuazione di nuove opportunità di business.